GEOMORFOLOGIA E CARTOGRAFIA GEOMORFOLOGICA
cod. 1009040

Anno accademico 2024/25
2° anno di corso - Annuale
Docente
Alessandro CHELLI
Settore scientifico disciplinare
Geografia fisica e geomorfologia (GEO/04)
Ambito
Ambito geomorfologico-geologico applicativo
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
108 ore
di attività frontali
12 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

L'insegnamento ha come obiettivi specifici quelli di fornire una solida preparazione geomorfologica di base e le conoscenze e gli strumenti operativi utili per l'inserimento nel mondo del lavoro (anche in riferimento all'iscrizione nell'albo professionale di "Geologo junior") e per l'accesso alle lauree magistrali, in particolare quella in Scienze Geologiche Applicate alla Sostenibilità Ambientale.
Questi obiettivi vengono conseguiti mediante l’acquisizione di:
- conoscenze di base della dinamica della crosta terrestre e delle condizioni lito-strutturali del substrato; delle variazioni climatiche nel tempo e nello spazio;
- conoscenze di base relativamente alle modalità di sviluppo di uno o più cicli di modellamento del rilievo terrestre e le relative connessioni con i processi morfo-climatici del passato;
- capacità di interpretare e descrivere le forme nell’ambito dell’evoluzione geomorfologica del paesaggio anche con lo studio di foto stereoscopiche; comprendere i rapporti funzionali e spaziali tra le forme presenti in una determinata area;
-capacità di leggere una carta geomorfologica e comprendere l’evoluzione del territorio;
-capacità di analisi delle conseguenze morfologiche indotte sull’ambiente dalle pericolosità idrogeologiche in funzione della loro intensità.

Prerequisiti

Esame Geografia Fisica, Cartografia e GIS

Contenuti dell'insegnamento

Concetti geomorfologici di base: formazione e composizione delle forme del terreno, processi geomorfologici e loro ritmi, cicli geomorfologici. Il ruolo del clima in geomorfologia. Weathering. Suoli e processi pedogenetici. Forme, processi e depositi legati all’azione dei principali fattori morfogenetici e agenti morfodinamici. Il concetto di attività in geomorfologia. Cenni alle pericolosità geomorfologiche. Influenza dell’uomo sul clima e sulla geomorfologia. Riconoscimento delle forme elementari del rilievo mediante foto interpretazione e lettura delle carte geomorfologiche.

Programma esteso

Introduzione, cenni storici e concetti base della geomorfologia.

La degradazione meteorica delle rocce e forme derivate: processi meccanici e bio-chimici. Forme derivate da weathering; cenni sulla formazione dei suoli.

I paleosuoli e la loro utilità in geomorfologia. (Cremaschi M. “Paleosols e vetusols in the Central Po plain (Northern Italy)”, Ed. UNICOPLI, Milano, 306 pp., 1987).
(Bland W. & Rolls D. -”Weathering - a introduction to the scientific principles”, Arnold Ed., Londra, 1998).

Le forme strutturali e la loro evoluzione.
Rapporti tra morfologia e struttura geologica; litologia selettiva; superfici strutturali e di spianamento. Forme influenzate dalla struttura e loro identificazione geomorfologica: forme delle regioni tabulari, a pieghe, a domi e complesse, con esempi 3D, rilievi di tipo giurese, sub-alpino e appalachiano. Rilievi di antichi massicci spianati e riesumazione delle strutture; Morfologie di faglie e thrusts. Concetti di morfoneotettonica e forme relative; influenza della neotettonica sull’idrografia. Esempi ed interpretazione di varie forme in 3D.
(Bartolini C. - "I fattori geologici delle forme del terreno- ", Pitagora, Bologna, 1992; Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010; Selby M.J. – Earth’s Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985).

Fenomeni di denudamento dei versanti (dilavamento e movimenti di massa)
Aspetti generali, fattori e forme del ruscellamento. Processi gravitativi lenti e rapidi sui versanti; cause intrinseche e scatenanti; forme e classificazione dei movimenti. Esempi 3D dei tipi franosi e di alcune grandi frane appenniniche.
(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Summerfield M.A.-”Global geomorphology”, Longman, Essex, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010; Selby M.J. – Earth’s Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985; Turner A.K. and Schuster R.L. (Eds.) – “LANDSLIDES: investigation and mitigation”, TRB special report 247, Nat.Acad.Press, Washington D.C., 1996).

Morfogenesi fluvio-torrentizia
Cenni introduttivi; i caratteri idrodinamici delle correnti; trasporto e sedimentazione; misure del trasporto fluviale; forme di deposito alluvionale. Processi, propagazione e forme dell’erosione fluviale. Formazione ed evoluzione del profilo longitudinale dei corsi. Studio dei terrazzi fluviali e loro caratteristiche. Foci e delta fluviali. Analisi 3D di alcune forme fluviali.
(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Marchetti M.- “Geomorfologia fluviale”, Pitagora Ed., Bologna, 2000; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education, SpA, Milano, 2010; Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L'atmosfera, l'acqua, i climi, i suoli", CittàStudi, Milano, 1991; Summerfield M.A. -”Global geomorphology”, Longman, Essex, 1991), Selby M.J. – Earth’s Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985.

Morfogenesi glaciale e periglaciale in ambiente alpino e delle alte latitudini
Introduzione: le variazioni climatiche plio-quaternarie e cenni sulle glaciazioni pleistoceniche.
L’ambiente glaciale. Formazione delle masse glaciale e tipi di ghiacciai; le principali forme di esarazione glaciale. Classificazione dei depositi glaciali e studio degli apparati morenici subalpini. Esempi 3D di forme e depositi glaciali d’ambiente alpino. Modellamento glaciale in aree di inlandsis; forme di erosione e di deposito; varve e datazione degli eventi glaciali; forme di deglaciazione; isostasia glaciale.
Fenomeni di nivazione e azione morfologica delle valanghe.
L’ambiente periglaciale. Condizioni generali e termiche per la formazione del permafrost. Mountain permafrost e relative microforme periglaciali. Macroforme, lobi di geliflusso e rockglaciers. Fenomeni criergici, di crioplanazione, crioturbazione, ecc. Forme della tundra artica. Forme di degradazione del permafrost: fenomeni di termocarsismo e geliflusso. Esempi 3D di forme e depositi glaciali d’ambiente alpino.
(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010. Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L'atmosfera, l'acqua, i climi, i suoli", CittàStudi, Milano, 1991; Smiraglia C. -"Guida ai ghiacciai e alla glaciologia - forme, fluttuazioni, ambienti", Zanichelli Ed., Bologna, 1992; Washburn A.L. –“Geocryology: a survey of periglacial Processes and Environments”, Arnold Ed., London, 1979), Selby M.J. – Earth’s Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985.

Cenni di morfogenesi costiera
Aspetti generali. Le variazioni di livello relativo tra mare e terra e loro cause. L'erosione marina, ripe e piattaforme di erosione, solchi costieri e altre forme delle coste rocciose, terrazzi marini. Bilancio dei fenomeni di accumulo e di erosione su una spiaggia. Trasporto dei detriti e le forme di sedimentazione costiera. Lagune e laghi costieri. Classificazione morfologica delle coste.
(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010; Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L'atmosfera, l'acqua, i climi, i suoli", CittàStudi, Milano, 1991; Pranzini E. “La forma delle coste”, Zanichelli, Bologna, 2004; Summerfield M.A.-”Global geomorphology”, Longman, Essex, 1991.), Selby M.J. – Earth’s Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985.

Cenni di morfogenesi carsica
Tipi e caratteristiche delle rocce solubili; i processi di dissoluzione e precipitazione. Le forme carsiche di superficie: le micro- e macroforme, cavità sotterranee e speleotemi. Deposizione calcarea e forme corrispondenti; cenni di idrologia carsica. Il clima e la morfogenesi carsica: i tipi di paesaggio carsico. Esempi 3D di aree carsiche.
(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010, “Progetto Powerpoint 2009” della Società Speleologica Italiana - in rete).

Cenni morfologia vulcanica
Introduzione e cenni sui magmi e relative forme di eruzione; i prodotti vulcanici sciolti. Le caratteristiche delle colate laviche, delle lave viscose e degli edifici vulcanici connessi. Forme di erosione, modificazioni alla rete idrografica ed evoluzione geomorfologica degli apparati vulcanici. Interpretazione 3D di forme vulcaniche intrusive ed effusive e forme residuali.
(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010; Ollier C. -"Vulcani - attività, geografia, morfologia", Zanichelli Ed., Bologna, 1990; Giacomelli L. - Scandone R. “Vulcani e Eruzioni, Pitagora Ed., Bologna, 2002), Selby M.J. – Earth’s Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985.

Cenni di morfologia eolica
Cenni sulla distribuzione delle forme d’ambiente arido-semiarido. L'azione del vento e le forme di deflazione e di corrasione. Le condizioni di deposito; tipi di dune ed evoluzione delle dune; il loess.
(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010;

Problemi della rete idrografica
Cenni introduttivi. Ordine gerarchico dei corsi d'acqua e morfometria della rete idrografica; tipi di deviazioni fluviali e loro cause. Sovraimposizione e antecedenza. Rapporti tra forme vulcaniche, forme non vulcaniche e idrografia. Genesi dei laghi e loro evoluzione nell’ambito della rete idrografica. Influenza della neotettonica sull’idrografia.
(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Easterbrook D.J. -"Surface Processes and Landforms", McMillan Publ. Comp., New York, 1993, Marchetti M.- “Geomorfologia fluviale”, Pitagora Ed., Bologna, 2000; Panizza M. -"Geomorfologia", Pitagora Ed., Bologna, 1992; Summerfield M.A.-”Global geomorphology”, Longman, Essex, 1991), Selby M.J. – Earth’s Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985.

L’evoluzione geomorfologica del paesaggio nel corso del tempo
La teoria del ciclo dell'erosione normale e i penepiani. La forma dei versanti. L'arretramento dei versanti montuosi e la formazione di pediments. L'alterazione preliminare delle rocce prepara i processi di planazione. Superfici di spianamento a più livelli sovrapposti. Antiche superfici di spianamento nelle zone temperate.
(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Duff P.McL.D.- "Holmes' principles of physical geology", IV Ed., Chapman & Hall, Londra, 1993; Easterbrook D.J. -"Surface Processes and Landforms", McMillan Publ. Comp., New York, 1993; Summerfield M.A.-”Global geomorphology”, Longman, Essex, 1991), Selby M.J. – Earth’s Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985.

METODI DI STUDIO E PROBLEMI GENERALI DELLA RICERCA GEOMORFOLOGICA:
Organizzazione dei reticoli idrografici e struttura del substrato; studio dei terrazzi fluviali, morfocronologia delle unità di deposito glaciale, ecc.; esempi classici di forme e fenomeni morfologici in 3D.

N. 3 ESCURSIONI DI CAMPAGNA
Equivalenti a 1,5 cfu

Bibliografia

Bartolini C. - "I fattori geologici delle forme del terreno", Pitagora, Bologna, 1992.
Bland W. & Rolls D. -”Weathering - a introduction to the scientific principles”, Arnold Ed., Londra, 1998.
Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991.
Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education, SpA, Milano, 2010.
Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L'atmosfera, l'acqua, i climi, i suoli", CittàStudi, Milano, 1991.
Duff P.McL.D.- "Holmes' principles of physical geology", IV Ed., Chapman & Hall, Londra, 1993.
Easterbrook D.J. -"Surface Processes and Landforms", McMillan Publ. Comp., New York, 1993.
Gerrard A.J. – “Rocks and Landforms”, Unwin Hyman, London, 1988, pp.319.
Giacomelli L.-Scandone R. “Vulcani e Eruzioni, Pitagora Ed., Bologna, 2002).
Marchetti M.- “Geomorfologia fluviale”, Pitagora Ed., Bologna, 2000.
Ollier C. -"Vulcani -attività, geografia, morfologia", Zanichelli Ed., Bologna, 1990.
Panizza M. -"Geomorfologia", Pitagora Ed.,Bologna, 1992.
Pranzini E. – “La forma delle coste”, Zanichelli Ed., Bologna, 2004.
Selby M.J. – Earth’s Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985.
Smiraglia C. -"Guida ai ghiacciai e alla glaciologia - forme, fluttuazioni, ambienti", Zanichelli Ed., Bologna, 1992.
Schmincke H.U. - “Volcanism”, Springer-Verlag Ed., Berlino, 2004.
Summerfield M.A.-”Global geomorphology”, Longman, Essex, 1991.
Turner A.K. and Schuster R.L. (Eds.) – “LANDSLIDES: investigation and mitigation”, TRB special report 247, Nat. Acad.Press, Washington D.C., 1996.
Washburn A.L. -"Geocryology: a survey of periglacial processes and environments". E. Arnold Ed., London, 1979.

Metodi didattici

Il corso sarà articolato in lezioni frontali di base finalizzate alla definizione di un quadro teorico generale e in lezioni, sempre frontali, di carattere applicativo incentrate sulla presentazione e discussione di casi studio.
Il corso sarà integrato con un certo numero di ore di esercitazioni sulle tecniche di fotointerpretazione e sull’uso delle fotografie aeree per il riconoscimento delle forme del territorio (II semestre).
Inoltre parte delle esercitazioni saranno dedicate alla lettura di carte geomorfologiche (II semestre).
- Lezioni teoriche frontali: 8 cfu
- Esercitazioni di laboratorio: lettura carte geomorfologiche e fotointerpretazione di casi didattici: 2,5 cfu
- Escursioni didattiche (n. 3) in diversi contesti geomorfologici: 1,5 cfu

Modalità verifica apprendimento

L’acquisizione delle conoscenze è verificata tramite esame orale (di norma in presenza o a distanza con piattaforma Teams se necessario) integrato dalla lettura di una carta geomorfologica e dal riconoscimento di forme attraverso l’esame di fotografie aeree.
L’esame orale è articolato su n.3 domande da tot. 27/30 punti al massimo a seconda della difficoltà, la lettura della carta geomorfologica può dare un punteggio massimo di 3/30 punti e il riconoscimento di forme da fotografie aeree può dare un punteggio massimo di 3/30 punti. La lode è acquisita con punteggio uguale a 33 punti.

Altre informazioni

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