L'esame di laurea

La dissertazione scritta sarà esposta dal laureando e discussa con una commissione composta da almeno 5 membri, nominata dal Rettore dell’Università di Parma conformemente al Regolamento Didattico dell’Ateneo di Parma (art. 39, comma 2). Possono far parte della Commissione di laurea i docenti titolari di insegnamento appartenenti ai Corsi di studi filosofici delle Università convenzionate, i cultori della materia – questi ultimi definiti ai sensi dell’art. 38, comma 11, del Regolamento Didattico dell’Ateneo di Parma – e i docenti titolari di insegnamento di altre Facoltà o altri Atenei (italiani e stranieri). I docenti appartenenti ai Corsi di studi filosofici delle Università convenzionate devono costituire la maggioranza della commissione. Il Presidente è individuato tra i professori di ruolo, secondo quanto stabilito dall’art. 39, comma 5, del Regolamento Didattico dell’Ateneo di Parma.

Caratteristiche della prova finale

  • Il lavoro di ricerca per la tesi sarà pertinente ad una disciplina che fa parte del percorso formativo del Corso di Laurea Magistrale Interateneo in Filosofia. L’argomento della tesi viene concordato ed effettuato sotto la guida di un relatore, di norma un docente del Corso di Laurea Magistrale o un docente/ricercatore di area filosofica degli Atenei convenzionati. Il primo relatore designa, possibilmente in accordo con lo studente, il secondo relatore. Almeno uno dei due relatori di tesi deve essere titolare di un insegnamento del Corso di Laurea Magistrale che sia riconducibile ai settori scientifico-disciplinari compresi negli Ambiti disciplinari dell’Ordinamento didattico del Corso denominati “Istituzioni di Filosofia” e “Storia della Filosofia” (= SSD da M-FIL/01 a M-FIL/08). In casi particolari, e adeguatamente motivati, il CCLM può attribuire i compiti di secondo relatore e di componente della Commissione giudicatrice a esperti esterni (italiani e stranieri). Non può svolgere la funzione di primo o secondo relatore un docente o un esperto il cui pensiero o le cui opere siano l’oggetto principale della tesi. La tesi può anche essere redatta in lingua straniera, su motivata proposta del relatore e previa approvazione da parte del CCLM. In tale caso l’elaborato dovrà comunque contenere, redatti in italiano, un frontespizio (con il titolo della tesi ed i nomi del relatore e di eventuali correlatori) e un riassunto. Lo studente è tenuto a presentare la richiesta di assegnazione di un relatore almeno 6 mesi prima della prevista discussione della tesi.
  • La prova finale per il conseguimento del titolo di studio consiste nella presentazione e discussione di un articolato ed originale lavoro scritto, in lingua italiana o straniera. Il candidato dovrà dimostrare di conoscere a fondo l'argomento trattato e la letteratura relativa, di saper esaminare ed esporre con chiarezza e consapevolezza critica, per iscritto e oralmente, gli argomenti propri e di altri autori. Qualunque forma di plagio comporta l’applicazione di provvedimenti disciplinari.

Soggiorno all'estero per la stesura della tesi

È possibile il riconoscimento di parte dei CFU della prova finale (fino a 18 CFU dei 24 previsti) come CFU maturati all’estero in soggiorni di ricerca e/o studio svolti all’interno di programmi di scambio internazionali, in conformità con l’art. 37 11 commi 1, 2, 3, 5, 6, 7 del Regolamento Didattico di Ateneo. Prima della partenza lo studente deve concordare con il relatore della tesi la specifica attività (documentazione bibliografica, scrittura, ecc.) che sarà svolta all’estero con la relativa indicazione dei CFU da maturare.

La valutazione della tesi

La Commissione di laurea valuterà in modo complessivo la preparazione del candidato tenendo conto dell’esito degli esami sostenuti e dell’eventuale completamento del Corso di Laurea Magistrale entro i termini stabiliti. Il voto finale è determinato in base alla media dei voti riportati negli esami di profitto, alla quale si potranno aggiungere in sede di esame di laurea fino ad un massimo di 5 punti. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti criteri: 1) chiarezza di esposizione; 2) rigore dell’argomentazione; 3) ampiezza e accuratezza della documentazione.